Ministero dell'Istruzione e del Merito

 

La scuola secondaria di primo grado di Collesano venne istituita nel 1947, sette anni dopo l’istituzione della scuola media in seno alla riforma Bottai (1940), dietro probabile spinta di un apposito comitato locale.

La scuola venne insediata inizialmente nei locali del Collegio di Maria della Sacra Famiglia, appartenente all’Opera Pia Collegio di Maria, in Piazza Rosario Gallo, dove rimase fino al 1963, quando viene inaugurata e aperta agli studenti nell’Anno Scolastico 1963/1964 la nuova sede, nell’attuale edificio scolastico di via della Fiera. Appena l’anno precedente era stata varata intanto dal Governo italiano la riforma della Scuola media (Legge 31 dicembre 1962, n. 1859), che prevedeva sia l’abolizione della vecchia “scuola di Avviamento al lavoro” che di altre scuole particolari, e la creazione di una sola tipologia di scuola media unificata, che permetteva l’accesso a tutte le scuole superiori. In questo stesso periodo venivano aumentate in Italia le classi miste maschili e femminili, che progressivamente sostituiranno le classi composte esclusivamente da alunni dello stesso sesso. 

Fin dalla sua istituzione, la nostra scuola era frequentata anche da ragazzi provenienti da Isnello, Scillato e Caltavuturo, i quali prevalentemente risiedevano in stanze in famiglia, mentre un gruppetto proveniente da Campofelice viaggiava giornalmente con auto a noleggio. Due curiosità storiche: la denominazione della contrada su cui sorge l’edificio scolastico (Sant’Elia) prende il nome dall’antico convento cappuccino lì fondato nella seconda metà del ‘500, oggi non più esistente, mentre la denominazione dello spazio viario antistante l’edificio (via della Fiera) deriva invece dal nome con cui localmente viene chiamato l’ampio spiazzo pianeggiante su cui sorge la scuola, u chianu ‘a fera (piano della fiera), in quanto proprio in quest’area a partire dalla seconda metà del ‘600, in occasione della festività dei Santi Martiri Marco, Giacinto e Basilla, compatroni di Collesano, ogni prima domenica di settembre per quindici giorni si teneva una fiera franca del bestiame (ossia esente da imposte), e dove fino a pochi decenni addietro si svolgevano anche le fiere di Maria SS. dei Miracoli e di S. Vincenzo.

Scuola primaria di Collesano. A seguito della legge del 7 luglio 1866 sulla soppressione delle corporazioni religiose, lo Stato Italiano, a Collesano, tra le altre cose, incamera anche l’edificio cinquecentesco che per oltre tre secoli e mezzo era stata la sede del monastero delle benedettine di clausura sotto titolo di S. Caterina, che aveva dato pure il nome al quarto ed ultimo quartiere storico locale: S. Caterina o la Badìa. Anni dopo, dietro concessione del Demanio dello Stato al Comune, l’ex monastero di via Tommaso Villa (anticamente via Paolo Brocato), dopo opportune modifiche, viene destinato a sede delle Scuole Pubbliche Comunali (1878). Annesso a questo fabbricato vi è pure l’Asilo d’Infanzia istituito dal sacerdote Simone Russo con suo testamento del 3 luglio 1867, depositato il 21 luglio 1876. Le scuole pubbliche, a Collesano, con sede non conosciuta, risalgono al 1819. All’interno del circuito perimetrale dell’edificio ex monasteriale, quello che era stato parzialmente un giardino per servizio delle suore viene trasformato in un ampio cortile all’aperto in terra battuta utilizzato, fino all’inizio degli anni ’60 del Novecento, per le attività ginniche degli alunni.

Durante la I Guerra Mondiale (1915-1918), parte dell’edificio scolastico viene utilizzato come luogo di detenzione per alcuni soldati boemi dell’esercito austro-ungarico che, ogni domenica, ordinatamente inquadrati, vengono condotti in chiesa madre per partecipare alla messa. Nel secondo dopoguerra, nei mesi estivi, il cortile viene utilizzato per proiezioni cinematografiche su iniziativa di operatori privati. Fino a quando l’organizzazione scolastica di Scuole elementari e materne prevede la costituzione di circoli didattici, a quello di Collesano, sede di direzione didattica, fanno capo le scuole di Gratteri, Lascari, Campofelice di Roccella e, a volte, pure quelle di Isnello. Demolito l’antico monastero, sul suo sito, nel corso degli anni ’60 del Novecento, viene costruito l’attuale edificio scolastico.

 
 
Scillato è un piccolo paese situato nel Parco delle Madonie costituito da circa 600 abitanti. E’ facile intuire come la realtà scolastica diventi per questo territorio elemento fondante di aggregazione e relazione sociale che proprio al suo interno trova quindi la sua massima espressione. Presenti tutti e tre gli ordini di scuola: infanzia, primaria e secondaria di primo grado. A partire dall’infanzia e per gli altri ordini di scuola è presente la pluriclasse in cui vengono inseriti tutti gli alunni. Se da una parte la pluriclasse potrebbe essere motivo di difficoltà a livello gestionale e per gli alunni e per i docenti, dall’altra rappresenta una imprescindibile risorsa cui non si può rinunciare. E’ importante infatti valorizzare e consentire a tutti gli alunni una crescita adeguata non solo dal punto di vista didattico- conoscitivo, quanto dal punto di vista relazionale- empatico. Gli alunni del plesso di Scillato essendo pochi, vivono in un ambiente limitato le proprie esperienze dato che si relazionano in un piccolo ambiente a loro certo favorevole, ma in qualche modo parecchio limitante.

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